L’antico monastero dei Santi Cosma e Damiano in Mica Aurea, sorto sui fianchi del Gianicolo e così chiamato per le sabbie locali apparentemente dorate, sarà più tardi conosciuto con il solo nome di S. Cosimato. Oggi è parte integrante dell’ospedale Regina Margherita inaugurato nel 1970.
Non a tutti è noto che l’ospedale racchiude due splendidi chiostri, uno medievale sorto all’inizio del XII secolo, l’altro rinascimentale dovuto ai restauri voluti da Sisto IV. Il primo, uno dei più grandi della Roma medievale, è il solo superstite a Trastevere: poggia sui quattro lati su piccole colonne marmoree gemelle sostenenti piccoli archi in mattoni. Contiene numerosi frammenti di antiche iscrizioni ed è ricco di colonne e sarcofagi sparsi sul prato del giardino. Pochi gradini conducono al secondo chiostro rinascimentale, più piccolo, provvisto di arcate sostenute da pilastri ottagonali in travertino sormontati da bei capitelli a motivi vegetali.
S. Cosimato fu durante i secoli uno dei più ricchi monasteri di Roma. Fondato da monaci benedettini nella prima metà del X secolo e compiuto nel XIII secolo. L’ordine francescano di S. Chiara ne prese possesso nel 1234 ed iniziò lavori di ingrandimento, seguiti da altri effettuati sotto il pontificato di Sisto IV in occasione del Giubileo del 1475. Sono di allora la costruzione di una nuova chiesa, del campanile e del secondo chiostro.
Dopo l’unificazione dell’Italia, e in virtù delle leggi sulla soppressione delle corporazioni religiose, il convento di S. Cosimato fu ceduto dallo Stato alla città di Roma. Attribuito ad una congregazione di carità, fu in seguito trasformato in ospizio.