Il 9 giugno 2025 presso il Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “V. Erspamer” dell’Università di Roma Sapienza, si è svolto il 1° Memorial Enrico ed Enrica Sovena, evento promosso dalla Fondazione allo scopo di celebrare i suoi 35 anni di attività a sostegno dei giovani ricercatori.
Il simposio, patrocinato dall’Università Sapienza, ha visto la partecipazione, oltre che di tutti i membri della Fondazione, di studenti, ricercatori, docenti, medici e altre figure professionali.
La Prof.ssa Gabriela Mazzanti, attuale Presidente della Fondazione, ha aperto i lavori con i saluti di benvenuto.
La Prof.ssa Mariangela Biava Vice Preside della Facoltà di Farmacia e Medicina, ha portato il saluto della Facoltà e, in linea con il tema dell’evento, ha sottolineato l’importanza di supportare i giovani, soprattutto nel delicato passaggio dal mondo universitario a quello professionale, garantendo loro risorse e opportunità in un ambito in cui le istituzioni risultano spesso poco presenti.
Il Prof. Bruno Silvestrini ha ricordato la figura di Enrico Sovena, medico chirurgo che con spirito filantropico e lungimiranza mise a disposizione le risorse economiche per creare la Fondazione Sovena e la Fondazione Noopolis. L’intervento del Prof. Silvestrini ha rappresentato un momento particolarmente significativo del Memorial poiché, quale testimone diretto dell’ideazione e della nascita di queste due istituzioni “sorelle”, ha potuto trasmettere ai presenti la memoria e lo spirito che guidò il Prof. Sovena nel dare vita a progetti dedicati al supporto dei giovani studiosi dell’area biomedica.
La Prof.ssa Mazzanti ha proseguito ripercorrendo brevemente la storia della Fondazione e ricordando come il progetto ideato dai coniugi Sovena, sia stato portato a compimento grazie all’impegno e alla dedizione del Prof. Dario Piccinelli, che ha guidato la Fondazione vita natural durante fino al 2016, passando poi il testimone nelle sue mani, per proseguirne la missione.


Il Prof. Dario Sacchini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha introdotto il tema dell’uso in medicina dell’intelligenza artificiale, che apre nuovi scenari nel campo della diagnosi e del trattamento delle malattie ma ci pone di fronte a nuove sfide in campo etico. Prioritaria è la necessità di stabilire un codice etico per l’intelligenza artificiale applicata in ambito sanitario in modo da assicurare il rispetto dell’interesse del paziente evitando ogni forma di discriminazione o disparità nell’accesso alle innovazioni tecnologiche.
Se l’intelligenza artificiale può essere di grande supporto alla professione medica, in certi contesti critici, quali i conflitti bellici che oggi affliggono il mondo intero, essa mostra i propri limiti, ribadendo l’importanza del ruolo, del giudizio e dell’umanità del medico. A questo proposito il Dott. Rocco Armonda del MedStar Washington Hospital Center ci ha portato la sua testimonianza di neurochirurgo in Ucraina, dove la complessità delle situazioni cliniche impone scelte rapide, che richiedono una capacità di adattamento che l’intelligenza artificiale per quanto avanzata, ancora non possiede.
Il Prof. Alessandro Giuliani dell’Istituto Superiore di Sanità ha esplorato la natura della conoscenza e dell’apprendimento, in particolare nel contesto scientifico, sottolineando il valore dell’esperienza, la continua evoluzione del lavoro scientifico e la necessità di superare le limitazioni dogmatiche della scienza.
Ha inoltre evidenziato l’importanza del sostegno, non solo economico, durante la maturazione scientifica dei giovani, ponendo l’attenzione su come una trasmissione proficua tra generazioni si costruisca sulla capacità di trasmettere non solo conoscenze ed informazioni ma soprattutto uno stile, un modo di vivere e di interpretare il mondo, paragonando questo processo all’apprendistato in una bottega artigiana.Il ruolo fondamentale della Fondazione nel supportare il talento e l’impegno è stato al centro delle testimonianze di soggetti finanziati.
Nel cuore dell’iniziativa, diversi beneficiari degli anni passati, hanno condiviso la propria esperienza, raccontando come il finanziamento ricevuto abbia avuto non solo un ruolo cruciale per la loro carriera, ma abbia anche rappresentato un segnale di fiducia nelle nuove generazioni (Dott.ssa Federica Ferrari, Dott.ssa Daniela Maftei, Dott.ssa Alessandra Gaetano, Dott. Giuseppe Serena). Oggi, il successo di tanti ricercatori finanziati è la prova concreta che la visione della Fondazione continua a generare valore e che il supporto ai giovani studiosi non sia solo un atto di generosità, ma un investimento strategico per il futuro della ricerca.
Nell’ambito dell’evento sono stati premiati la Dott.ssa Giulia Federica Mancini e il Dott. Alessio Iacoangeli per i progetti più innovativi presentati in occasione del Memorial, e il Dott. Antonio Iaconelli e il Dott. Marco Lombardi per le migliori pubblicazioni scientifiche prodotte rispettivamente nel 2023 e 2024 con il supporto della Fondazione.
In conclusione, la giornata ha rafforzato la determinazione della Fondazione a proseguire nella sua missione con rinnovata energia, con l’auspicio di poter ancora offrire opportunità per i giovani studiosi per meglio orientare il loro percorso professionale.